Manfroce

Nicola Antonio Manfroce e la musica a Napoli tra Sette e Ottocento. 


Atti del convegno internazionale di studi, Palmi, Casa della cultura, 29-30 novembre 2013, a cura di Maria Paola Borsetta, Massimo Distilo e Annunziato Pugliese, Istituto di bibliografia musicale calabrese, 2014, 286  pp., € 35,00.

 

ISBN:  978-88-940404-0-1

Il volume apre con il programma del convegno (che era stato organizzato dall'Istituto di bibliografia muscale calabrese   insieme al comune di Palmi,     in occasione del secondo centenario della morte del  musicista palmese) cui seguono - oltre i saluti del sindaco e del vescovo di Palmi, del direttore della sezione Storia della musica dell'Istituto storico germanico di Roma, del rappresentane della Società italiana di musicologia - la premessa dei curatori e undici saggi dei relatori presenti al convegno (cfr. l'Indice nell'Anteprima).

L'intento del convegno era quello di fare luce non solo su Nicola Antonio Manfroce, mucista ancora poco noto, ma a contribuire anche all'approfondimento degli studi, alquanto recenti, sulla storia della musica a cavallo tra il Sette e l'Ottocento.

Manfroce,  benché morto quando aveva appena 22 anni, ha portato una ventata nuova, d'ispirazione francese, nel teatro musicale italiano, ma la sua prematura scomparsa decretò anche l'oblio delle sue poche opere. Bisognarà aspettare Francesco Florimo, ma a sessanta anni dalla morte di Manfroce, perché si incominci a riparlare del musicsta calabrese, considerato un precursore di Rossini.

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